Topiaria… il termine potrebbe sembrare poco familiare, ma non c’è dubbio che abbiate visto quest’arte nei giardini e nei parchi. Quegli arbusti e siepi sagomati in sculture straordinarie, che variano da forme astratte a figure animali e persino umane, sono esempi di topiaria. Questa arte è definita come la pratica orticola di potare arbusti o alberi in forme definite.
La topiaria ha origini antiche, risalenti all’Egitto, quando le file di palme da dattero venivano tagliate in forme coniche. Torna in auge durante il Medioevo come metodo per formare piante da frutto e successivamente durante il Rinascimento italiano. Nel XV secolo, gli olandesi si lasciarono affascinare dalla creazione di topiaria che assomigliavano ad animali, mentre i francesi preferivano creare forme geometriche. La topiaria ha continuato a evolversi, non limitandosi più a strutture paesaggistiche formali; alcune vengono realizzate anche con piante in vaso, come edera o rosmarino.
Progettare una topiaria non richiede più l’uso esclusivo di piante vive; le topiaria floreali sono diventate molto popolari. Creare una topiaria floreale è un modo semplice per portare un tocco di natura all’interno. È sufficiente disporre di fiori e foglie a scelta, schiuma floreale, un ramo di albero (o un bastone) e un contenitore da utilizzare come supporto e esposizione per il design. Per la mia prima topiaria floreale, ho raccolto Serruria, Leucadendron, Phylica, Berzelia, Calycina e fiori di cera.
Con l’arrivo della primavera e il cambiamento delle opzioni floreali da colori tenui a tonalità più vivaci, ho mescolato Leucospermum, Isopogon, Leucadendron e rametti di lavanda e gelsomino.
Molti dei botanici che ho raccolto per queste topiaria manterranno la loro struttura e, in certa misura, il loro colore a lungo dopo la loro vita in vaso. In poche parole… non muoiono, si seccano… in modo splendido!