L’arrivo del gelo segna l’inizio di una nuova stagione per noi professionisti dei fiori. È il primo freddo significativo da quando ho iniziato a coltivare fiori, e mentre accolgo con favore il rallentamento del ritmo, non posso negare di sentirmi un po’ disorientato. La mia mente era già proiettata verso la chiusura della stagione a fine ottobre, quindi questo brusco cambiamento mi ha lasciato a riflettere sul mio percorso.
Non riesco a credere che sia tutto finito. Niente più risvegli all’alba e notti interminabili. Niente più urgenza di evadere ordini o la pressione costante di rincorrere il tempo. È incredibile; finalmente possiamo riprendere in mano la nostra vita.
Ora la nostra attenzione si sposta dalla raccolta e consegna alla preparazione per l’inverno. I tuberi di dalia sono già stati estratti e riposti in cantina. La zucca invernale è stata raccolta, il sovescio è stato seminato, e stiamo pulendo attivamente le serre per accogliere una nuova ondata di piantine che saranno messe a dimora a breve. Ho una miriade di email a cui rispondere, semi da ordinare, telefonate da restituire e nuovi articoli da scrivere. Quindi, il lavoro continua, ma il ritmo è diventato decisamente più sostenibile.
L’autunno è sempre un periodo agrodolce. Dire addio ai fiori è difficile, ma adesso ho l’opportunità di concentrarmi su nuovi progetti e su diverse attività, il che è davvero stimolante!
*queste splendide foto sono state scattate da Michele M. Waite il mese scorso nel nostro giardino.