Questa settimana in Fattoria: Settimana 24

Questa settimana è stata probabilmente la più bella e abbondante che la nostra azienda agricola ha vissuto in tutta la stagione. Le temperature elevate e la mancanza di umidità hanno portato i nostri raccolti estivi a completare il ciclo di fioritura in soli dieci giorni. È un’assurdità totale. I colleghi coltivatori locali dicono che tutto sta fiorendo così in fretta che non riusciamo a raccoglierlo e venderlo. Non ci sono abbastanza ore nella giornata.
È un po’ straziante vedere tutto ciò che sboccia e svanisce senza possibilità di catturare quell’abbondanza. I grandi piani di successione sono stati da tempo abbandonati e ora lavoriamo con ciò che abbiamo, cercando di non stressarci.
Ma questa è l’agricoltura. Non importa quanto bene prepari il terreno, segua le piante, scelga le migliori varietà, metta insieme l’equipaggio ideale per la raccolta e pianifichi ogni dettaglio, alla fine hai davvero poco controllo. Puoi solo fare del tuo meglio e poi vedere cosa la natura ha in serbo per te.



Negli anni iniziali della nostra attività agricola, abbiamo vissuto una delle primavere più piovose mai registrate e praticamente il nostro intero campo è marcito prima di avere la possibilità di fiorire. 30.000 girasoli e due acri di fioriture estive si sono letteralmente sciolti in un disastro malato proprio davanti ai miei occhi.
Avevamo appena ampliato la nostra azienda per soddisfare la domanda sempre crescente per i nostri fiori e affittato un nuovo campo a poche miglia di distanza. A differenza del terreno qui a casa, che è un argilla sabbiosa, si trattava di due acri di terra argillosa ricca e pesante. Eravamo entusiasti della prospettiva di non dover irrigare o fertilizzare tanto e quella primavera ci siamo buttati a capofitto. Ho assunto un team più grande, ordinato più semi, pianificato per l’abbondanza. Poi sono iniziate le piogge e non si sono mai fermate.
Ci eravamo presi un grande carico di debito per espandere e quando i fiori sono rimasti abbandonati a marcire nel campo, ho imparato una lezione preziosa. Puoi dare il massimo, ma non avrai mai il controllo sull’esito se stai coltivando. Mai.
Quando le piogge finalmente si sono fermate ad agosto, i nostri raccolti di dahlie a casa hanno salvato la situazione e siamo riusciti a pareggiare i conti entro la fine dell’anno. Quella stagione mi ha quasi distrutto. Ho rinunciato a quello spazio nuovo in autunno e invece ho concentrato gli sforzi per massimizzare il nostro piccolo appezzamento qui a casa. I sentieri sono stati arati e trasformati in ulteriori letti di semina e alla fine abbiamo trovato un modo per coltivare lo stesso numero di fiori su due miseri acri quanto avevamo pianificato su quattro.
Guardando indietro, vedo che tutto era destinato ad essere. Il nostro successo con una produzione su piccola scala e ad alta intensità ha potuto aiutare molti altri coltivatori emergenti che hanno anche appezzamenti di terra piccoli come francobolli. Quella stagione è stata determinante nel guidarci verso una nuova direzione.


So che c’è una grande lezione in questa stagione. La sento. Così, mentre il campo brilla di colori e la maggior parte di esso rimane non raccolto perché non importa quanto raccogliamo e quanto tardi restiamo a raggruppare, non saremo mai in grado di mettere tutto nelle mani dei nostri clienti, sto lavorando duramente per lasciar andare le mie aspettative.
Ogni volta che sento quell’onda di preoccupazione, cerco di ricordare di respirare e, invece di contrarmi dalla paura di ciò che significa per il resto della stagione, ascolto il messaggio. Quale enorme messaggio c’è in questa esperienza che devo ascoltare?
Dall’altro lato, non ho mai visto tanta bellezza in un solo posto. L’abbondanza ha creato uno sfondo meraviglioso per il libro che sto scrivendo. Seriamente, le immagini mi lasciano senza fiato, sono così straordinarie.

Pertanto, mentre questa stagione non sta andando affatto come avevo pianificato o sperato, sto cercando il lato positivo. So che c’è, è solo una questione di tempo prima di vederlo.