Quando si tratta di coltivare fiori, è facile sentirsi come un giardiniere ansioso che tiene d’occhio ogni singolo sviluppo. La pianificazione è fondamentale: scegliere il terriccio giusto, i nutrienti adatti e le tecniche di irrigazione ottimali. Ogni decisione conta, dalla selezione delle varietà migliori fino alla protezione dalle malattie, mentre si mira a ottenere un raccolto di fiori straordinari.
Questa primavera, la cultura dei Tulipani ha portato la mia attenzione all’ennesima potenza. Mi trovavo a controllare ogni pianta, osservando le foglie, chiedendo a un collega di dare un’occhiata ravvicinata, “Vedi qualcosa di strano? È una malattia?”. Camminavo su e giù, preoccupata, pianificando il prossimo intervento di compostaggio per garantire che le piante rimanessero sane. È impressionante come una stagione di fioritura possa rivelare così tanto del nostro approccio al giardinaggio!
Ogni volta che si affronta una nuova sfida, la tensione è palpabile. Lo scorso anno abbiamo coltivato 1.500 Tulipani, quest’anno il nostro obiettivo è arrivare a 10.000. Un grande salto! È naturale sentirsi tesi quando ci si lancia in un progetto di tale grandezza, ma è essenziale trovare un modo per gestire lo stress e concentrarsi sul processo di crescita.
Tuttavia, ora che i miei fiori sono stati raccolti e si stanno dirigendo verso nuovi orizzonti, mi rende triste il vedere i vasi vuoti. È un’enorme soddisfazione sapere che i miei fiori stanno per essere apprezzati da altri, ma non posso fare a meno di sentire una punta di nostalgia per la cura e l’attenzione che ho dedicato loro.
Le file un tempo rigogliose nel vivaio ora mostrano segni di affaticamento, sparsi tra foglie appassite pronte per essere rimosse e ripiantate. Sigh….