Recentemente, dopo una giornata piena di imprevisti e contrarietà, ho riempito il furgone con fiori e diversi bambini affaticati, partendo per la città molto più tardi del previsto. Nonostante le circostanze fossero tutt’altro che ideali, sono rimasta colpita dalla flessibilità e dalla serenità dei bambini in mezzo a una giornata così caotica. A volte mi sento in colpa per portarli con me in questa avventura fiorita, ma percepisco anche che stanno ricevendo tanti doni da queste esperienze.
Arrivati alla nostra prima di tre consegne notturne, i bambini si sono vestiti per il freddo, hanno preso un secchio di fiori e sono andati avanti con entusiasmo attraverso la pioggia, al buio, per consegnare un ordine di fiori in un negozio prima della chiusura. È stata un’esperienza strana trovarsi circondati da persone che sorseggiavano cocktail sofisticati e cenavano a lume di candela, mentre gruppi di giovani festaioli ci passavano accanto. Che vita diversa!
Il clima ultimamente è stato molto strano, con piogge torrenziali per ore, sole caldo e luminoso, aria nebbiosa e di nuovo fredda pioggia. I campi circostanti somigliano a laghi e il nostro fiume, il Skagit, continua a crescere. Anche se ci sono molte attività di campo da svolgere, al momento, è troppo bagnato per lavorare.
Tra una pioggia intensa e l’altra, i bambini si sono dedicati a studiare la natura. I primi rospi, rane arboree, falene, lombrichi, coleotteri e sanguisughe sono stati avvistati, raccolti, esaminati e poi rilasciati. Quando ho iniziato a coltivare fiori seriamente e passavo lunghe ore sul campo, i bambini spesso si annoiavano. Allora erano più piccoli e a volte sembrava impossibile completare le attività. Proprio quando riuscivo a farli mangiare, a vestirli con abiti asciutti, a risolvere le liti e a riordinare gli attrezzi, qualcuno veniva a trovarci e la giornata finiva per essere sprecata. Anche se lavorare così è ancora molto intenso, alla fine stiamo trovando un nostro ritmo.
Ora i bambini si lamentano raramente, spesso si uniscono e sono pronti per le avventure quando si presentano, il che accade spesso.
Confidando a un familiare, ho espresso la mia gioia nel vedere come stiano crescendo diventando persone così utili e responsabili, richiamando alla mente quanti bambini cresciuti in fattoria un tempo si comportassero allo stesso modo: tutti aiutavano; era il modo di vivere.
Anche se a volte desidererei avere una routine più consolidata, un po’ più di ordine e meno caos, e che i bambini avessero una vita più normale… comincio a credere che questa esperienza selvaggia stia cambiando tutti noi, in meglio!
