Le piante autoctone, gli insetti nativi e altre forme di vita selvaggia locale sono interdipendenti. Le piante offrono rifugio e cibo a uccelli, insetti e piccoli animali, che a loro volta forniscono sostentamento a predatori di dimensioni maggiori. Pertanto, abbiamo bisogno di piante autoctone nei nostri giardini, poiché queste sono una parte fondamentale di un ecosistema sano.
Anche i giardini più piccoli ospitano piante che filtrano l’aria intorno alle nostre abitazioni e le piante autoctone, in aggiunta, prevengono l’erosione del suolo e contribuiscono a creare un terreno fertile. Una volta stabilite, le piante autoctone richiedono pochissima acqua o fertilizzanti.
Se hai bisogno di arbusti autoctoni, non dimenticare di piantare il Tè del New Jersey (Ceanothus americanus), che è un piccolo arbusto tondeggiante amato dai colibrì e dai polinizzatori. È resistente alla siccità grazie alle sue radici profonde, quindi scegli con attenzione il luogo di impianto, poiché una volta piantato è difficile spostarlo. Ha fiori bianchi da giugno ad agosto e cresce fino a 90 cm nelle zone da 3 a 9, in pieno sole e in ombra parziale.
Un altro arbusto utile, noto comunemente come Iperico (Hypericum prolificum), presenta fiori gialli da luglio a settembre e raggiunge i 1,5 metri in piena ombra o in ombra parziale. Le api lo adorano, mentre cervi e conigli lo evitano. È una pianta ospite per diverse specie di bruchi ed è un’aggiunta incantevole a qualsiasi giardino.
Questa è stata una breve panoramica sugli arbusti autoctoni.